Quando la comunicazione funziona, c’è anima e cervello (Il Riformista)

Tra il dire e il fare una comunicazione che funziona ci passa il mare. Non capita di rado che costosi piani di comunicazione e relazione esterne, sviluppati con l’aiuto di prestigiose società di consulenza, nei fatti producano tanto rumore per nulla. Occorre scegliere bene i comunicatori, bastano 30 secondi in tv per far sparire 50 mila euro di margine, una pagina sul Corriere della Sera per volatilizzarne 10 mila, euro più euro meno, in base agli sconti di cui si ha diritto per tipologia di inserzionisti. Paolo Scaroni, passato al vertice del colosso Eni, ha chiamato nei giorni passati Stefano Lucchini per guidare la direzione relazioni istituzionali e comuniazione. Lucchini da tre anni ricopriva l’incarico di direttore relazioni esterne Banca Intesa, prima di Confindustria e Ferruzzi Montedison. Recentemente ho avuto il piacere di confrontarmi su temi di creatività e comunicazione multimediale con Oliviero Toscani che, dopo più di tre decadi di innovazione dell’immagine nell’editoria, pubblicità, fotografia, film e televisione di mezzo mondo, ora si interessa di ricerca creativa nei linguaggi applicati ai vari media della comunicazione moderna e sta lanciando, in collaborazione con la Regione Toscana e la Scuola Normale di Pisa, “La sterpaia”, una bottega d’arte per giovani talenti under 25 con sede nel Parco di San Rossore. Per Toscani “ci sono molti creativi, ma in generale la pubblicità è solo un sistema di marketing a disposizione del profitto. Il mondo ha bisogno di creatività per gestire il profitto e generare nuove cose ma la pubblicità in se è senza creatività. Ci sono pochissimi messaggi originali. Le grandi aziende e le multinazionali appiattiscono tutto e soffocano la sperimentazione”. A proposito di comunicatori di talento. In questi giorni, un uomo di azienda torna dopo 12 anni al vertice della Ferpi, la Federazione delle relazioni pibbliche italiane. Si tratta di Andrea Prandi, direttore relazioni esterne e comunicazione di Edison, già responsabile di quella della Merloni Elettrodomestici, oggi Indesit. Nel Consiglio direttivo eletto sono entrati anche Lucchini, Gianluca Comin, Davide Cefis, che fa parte del Comitato esecutivo, e Giancarlo Frè Torelli, in rappresentanza delle società di comunicazione, tra gli esperti del nostro paese di comunicazione su operazioni di finanza straordinaria di grandi gruppi e partner di Pms corporate comunications. Comin, direttore comunicazione dell’Enel, da tre anni segue con successo il rilancio dell’immagine del gruppo e il mese scorso al Festival internazionale di Los Angeles della pubblicità un suo film sulla comunicazione istituzionale di Enel ha vinto un premio. Un primato in Europa nella comunicazione e responsabile sociale è rappresentato dal progetto di Telethon Fondazione Onlus, che Cefis, come direttore comunicazione di Bnl, segue da anni con passione. “Bnl da 13 anni affianca il Comitato Telethon Fondazione Onlus” afferma Cefis, “nella raccolta fondi a sostegno della ricerca scientifica sulle malattie genetiche”. Oltre 14 milioni di euro raccolti nell’ultima maratona televisiva per i quali Bnl, da sola, ha contribuito per il 57%, per un totale negli anni di 112 milioni e 100 scoperte scientifiche. Cefis, tra l’altro, è stato tra gli ideatori e coordinatori del Taormina Bnl FilmFest. Due settimane fa si è svolta l’edizione 2005, un caso di comuniacazione culturale in cobranding di respiro internazionale, unico nel suo genere.

Max Mizzau Perczel