Sceltissimi Scaroni-boys (Milano Finanza)

All’Eni cominciano ad arrivare i rinforzi del nuovo a.d., chiamati dall’Enel ma non solo. Mentre all’Enel Fulvio Conti rimette mano alla finanza.

È arrivato all’Eni preceduto dalla rassicurante fama di non essere un tagliatore di teste, né un capoazienda avvezzo a sovvertire nomine e posizioni dirigenziali. Ma da quando tiene al guinzaglio il cane a sei zampe, Paolo Scaroni ha già fatto quasi più cambiamenti che nei suoi tre anni da amministratore delegato dell’Enel. Teste non ne ha tagliate, almeno non ancora, ma ha fatto posto ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori e anche a qualche new entry. Comincia a delinearsi insomma la squadra che lo coadiuverà ai piani alti di San Donato Milanese. Se poteva dirsi scontata la presenza al suo fianco dell’assistente Raffaella Leone, il suo angelo custode fin da quando a Londra guidava la Pilkington e che lo ha seguito all’Eni come già aveva fatto in Enel, meno prevedibili sono sembrate invece le mosse successive. Intanto, Scaroni ha messo mano all’area comunicazione e relazioni esterne, che già aveva dovuto registrare l’uscita del responsabile dell’ufficio romano, Giuseppe Currà (passato in Vodafone). Il manager vicentino ha chiamato Stefano Lucchini, che da quattro anni era a capo della comunicazione del colosso bancario Intesa. Lucchini, poco più che quarantenne, era stato all’Enel con Franco Tatò ma non aveva fatto in tempo a salutare l’arrivo di Scaroni perché aveva appena lasciato il gruppo elettrico allettato dall’offerta di Corrado Passera, ben deciso a portarlo con sé a Banca Intesa. Quell’incontro sfumato quattro anni fa si è ripresentato ora, con tutt’altro esito. Ma il successore di Vittorio Mincato sta mettendo mano anche ad altre posizioni. Un imminente sbarco all’Eni è la ragione dietro le fresche dimissioni di Salvatore Sardo dalla direzione acquisti dell’Enel e, di conseguenza, dal consiglio d’amministrazione di Terna dove era consigliere non esecutivo. Sardo, infatti, dovrebbe raggiungere ben presto Scaroni, portando con sé anche un’altra dirigente del gruppo elettrico, Rita Marino. Del resto, Sardo era arrivato all’Enel chiamato proprio dall’allora a.d., che aveva ripensato la funzione acquisti, centralizzandola. Un capitolo a parte meritano le nomine dovute, quelle cioè per il rinnovo degli incarichi in scadenza. Qui Scaroni ha tenuto fede alla sua fama, con cinque riconferme e una sola sostituzione, alla presidenza di Snamprogetti, dove è stato designato Eugenio Palmieri, già direttore relazioni istituzionali e comunicazione dell’Eni, mentre il presidente uscente, Luigi Patron, ha comunque mantenuto l’incarico di direttore tecnico del gruppo. Per il resto, tutti riconfermati, a partire da Angelo Caridi, che resta a.d. di Snamprogetti, così come non ci sono state sostituzioni ai vertici di Polimeri Europa, con Giorgio Clarizia presidente e Piero Raffaelli a.d., né della Sofid, con Giuseppina Fusco presidente e Giorgio Ventura a.d. Se Scaroni ha già iniziato a darsi da fare, il suo successore Fulvio Conti non se ne sta certo con le mani in mano. Il nuovo a.d. Enel ha preso le redini dell’azienda proprio all’indomani duna nuova tornata di nomine firmata Scaroni che, tra gli altri, aveva promosso due giovani talenti del gruppo, Toni Volpe (negli Usa, a dirigere Enel North America) e Marco Arcelli (in Slovacchia, a seguire gli interessi a est dell’ex monopolista). L’ex cfo Conti per il momento si è limitato a mettere ordine nell’area che meglio conosce, quella della finanza, che è stata divisa in due tronconi: finanza tout-court, affidata a Claudio Machetti, e amministrazione e pianificazione, guidata da Luigi Ferraris.

Angela Zoppo