“Già 10mila per ammirare il Paradiso” (Il Messaggero – cronaca Umbria)

«È un successo nazionale non solo umbro». Così l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni ha commentato a Foligno i risultati dei primi giorni di afflusso dell’esposizione straordinaria della Madonna di Foligno di Raffaello, oltre diecimila presenze in neanche tre giorni. L’opera, esposta a Milano, a palazzo Marino, ha fatto tappa, nella via di ritorno verso i musei vaticani, a Foligno, che l’ha ospitata per 232 anni, proprio nel monastero di Sant’Anna. Sarà visitabile fino al 26 gennaio (9-19,30, in via dei Monasteri). L’amministratore delegato di Eni ha ricordato l’iniziativa del gruppo di proporre mostra al pubblico “con una sola opera: è un modo un po’ diverso di presentare un capolavoro. Si tratta di un investimento di impatto economico limitato ma che produce grandi risultati in termine di immagine”. “Che sensazione dà – ha commentato l’Ad Scaroni- vedere l’opera nel luogo che l’ha accolta per due secoli? Temevo che le dimensioni del luogo, rispetto agli spazi dell’esposizione a Milano potessero essere penalizzanti. Invece ho trovato la Madonna di Foligno in ottima forma e ben accolta”. Scaroni, prima del suo arrivo alla mostra è stato ricevuto in Comune dal sindaco Nando Mismetti, presenti il vescovo, monsignor. Gualtiero Sigismondi, Stefano Lucchini, direttore relazioni internazionali e comunicazione Eni il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Alberto Cianetti, il presidente dell’Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli, il portavoce del Sacro Convento, padre Enzo Fortrunato. Il sindaco Mismetti ha ringraziato Scaroni per il “dono fatto alla città con una mostra che ha un grande significato culturale ma anche spirituale”. Scaroni ha ricevuto l’omaggio della copia della prima edizione a stampa della Divina Commedia, pubblicata per la prima volta a Foligno nel 1472, mentre ha regalato al sindaco i gemelli con il simbolo dell’Eni. Scaroni ha poi visitato la sala del Consiglio comunale dove ha chiesto informazioni sui folignati illustri della città (l’architetto Giuseppe Piermarini, progettista della Scala e il pittore Nicolò Alunno, peraltro non raffigurati negli affreschi della sala consiliare). Dopo essersi intrattenuto alla mostra, ha fatto ingresso nel monastero dove suor Rosa gli ha mostrato il coro, dove è sempre stata collocata l’opera di Raffaello. Le religiose hanno offerto poi all’ospite anche limoncello e biscotti. Al termine Scaroni è stato accompagnato alla chiesa della santissima Trinità dell’Annunziata dove è presente l’opera “Calamita cosmica” di Gino De Dominicis.

Giovanni Camirri