21 colonnelli del Kaiser (Milano Finanza)

L’Enel di Franco Tatò sta cambiando pelle, come un camaleonte arso dalla calura estiva. Il processo di trasformazione del colosso elettrico in holding è iniziato ormai da mesi, subito dopo il varo del decreto Bersani sulla liberalizzazione del mercato elettrico. Ma l’azienda sta sfruttando al meglio la pausa ferragostana per prepararsi al debutto a piazza Affari, fissato per la prima metà di novembre. L’amministratore delegato Tatò sta perfezionando il processo di trasformazione delle divisioni e delle strutture tecnico-gestionali dell’azienda in società e provvedendo a formare la nuova squadra che porterà l’Enel in borsa. Alcune nomine sono già state formalizzate, altre verranno definite entro settembre: il nuovo team raccoglierà intorno a Tatò 21 manager.
I primi spostamenti nella capogruppo. Enel holding sono stati avviati all’inizio dell’estate e andranno a compimento entro il mese di settembre.Nel consiglio di amministrazione che ha confermato i vertici dell’Enel, Chicco Testa presidente e Franco Tatò amministratore delegato, è entrato a far parte dei consiglieri Claudio Poggi, già direttore generale, affiancando Alberto Giovannini e Vittorio Grilli, rappresentante del tesoro.
Le novità non mancano anche nelle nove direzioni della holding. Alla guida della direzione finanza e controllo a giugno è arrivato Fulvio Conti, ex direttore generale finanza di Telecom Italia. L’uscita di Marco Pogliani dal gruppo Enel, storico braccio destro di Tatò per la comunicazione, è stata l’occasione per un restyling per il settore. Stefano Lucchini da capo ufficio stampa è stato promosso direttore delle comunicazioni esterne; Massimo Romano è responsabile degli affari istituzionali e internazionali e Mario Dal Co di immagine e comunicazione. Sarà, invece, formalizzato a settembre l’avvicendamento alla guida della direzione del personale: se ne andrà Rocco Failla, che diverrà numero uno della controllata Ismes, per lasciare il posto ad Angelo Delfino, manager proveniente dalla direzione del personale di Olivetti e attualmente responsabile delle relazioni industriali dell’Enel.Restano invariate le altre cariche:Mario Barozzi alla pianificazione strategica, Claudio Sartorelli alla segreteria societaria e legale, Giuseppe Carta ai rapporti con le Authority e Tommaso Mazzanti all’audit.
Il mese di giugno è stato significativo anche per le tre divisioni che caratterizzano il core business dell’Enel: distribuzione, produzione e trasmissione. Con una serie di ordini di servizio sono stati definiti i tre nuovi responsabili, che il prossimo 7 settembre verranno nominati amministratori delegati delle tre spa in cui si trasformeranno le divisioni. L’occasione sarà l’assemblea che consentirà il conferimento degli asset dalla capogruppo alle tre costole societarie: alla guida di Enel produzione ci sarà Antonio Craparotta, proveniente dalla Techint. Sergio Mobili, in Enel dal ’67,sarà il numero uno di Terna, la società di trasmissione. Renato Iodice, già direttore della finanza dell’Enel, sarà l’a.d. di Enel distribuzione. Il 7 settembre si terrà anche l’assemblea per il conferimento degli asset in Erga, la società dedicata alle fonti rinnovabili: per guidarla Tatò ha portato via alla General electric power systems Europe Paolo Pietrogrande. Nel corso di settembre si terrà anche l’assemblea della Sei, la società attraverso la quale sarà realizzato lo spin-off immobiliare: in quella sede dovrebbe essere confermata la nomina di Francesco Massa nel ruolo di amministratore delegato (che probabilmente sovrintenderà anche alla gestione dell’altra società immobiliare, la Dalmazia Trieste). Ha già ufficialmente preso le redini di Sole, la spa che si occupa di illuminazione pubblica, Giuseppe Nucci, chiamato nel gruppo Enel dalla Cementir. Per le altre società della galassia elettrica di Tatò, a esclusione di Wind, la jv delle tlc guidata da Tommaso Pompei, conferimenti e nomine avverranno entro l’anno. La Seme,società dei servizi post -contatore, verrà affidata con tutta probabilità a Massimo Cao; a capo della Ismes, società di gestione delle risorse idriche ora guidata da Tatò, sarà nominato Failla. Enelpower, spa che opera nell’impiantistica, sarà affidata a Luigi Giuffrida, proveniente dalla Soimi, mentre alla guida della Cesi (ricerca) dovrebbe essere confermato il responsabile della stuttura ricerca, Salvatore Machì. Solo nel prossimo futuro nascerà anche una società per la gestione dei servizi informatici (probabilmente guidata da Luigi De Francesco), mentre la Sogin (gestione centrali nucleari) e la spa di gestione della rete passeranno sotto il controllo del ministero del tesoro.

Laura Serafini