Rentrèe, ingressi e promozioni per Corrado (Milano Finanza)

Quali sono gli uomini di spicco nella nuova Banca Intesa che l’amministratore delegato e ceo Corrado Passera ha ridisegnato in poco più di tre mesi di lavoro? Due gli assi nella manica: Pierfrancesco Saviotti, ex amministratore delegato della Comit fino al giugno ‘99, che è stato nominato d.g. crediti, una spina nel fianco del bilancio del gruppo. E poi Gaetano Miccichè, reduce dal salvataggio della Cameli e risanatore della Olcese, che è stato posto a guardia delle società dove Intesa partecipa al capitale (Italenergia-Fiat, Olimpia), delle pratiche ancora tecnicamente in bonis ma con elementi di rischio molto spiccati e del  merchant banking.Miccichè lavorerà a stretto contatto con Saviotti. Alle risorse umane c’è Francesco Micheli, approdato dalle Poste a Intesa al seguito di Passerainsieme al responsabile degli immobili Giulio Bellan. È entrato nel team di Micheli Dario Nicolini (ex popolare di Lodi) che si occupa di relazioni sindacali. Sempre nella prima linea, Passera ha voluto Stefano Lucchini (ex Enel) alle relazioni esterne. Tra le altre mosse del ceo della più grande banca italiana spicca la promozione di Omar Lodesani a capo di Banca Primavera. Il manager risponde al secondo amministratore delegato Christian Merle al quale sono state poste in funzione di staff l’unità supporto e sviluppo banche, la divisione banche Italia e la divisione banche estere. Infatti la nuova struttura organizzativa di Intesa è composta da quattro principali divisioni di business (Rete, Corporate, Banche Italia e Banche estero). Alle prime due sovraintende Passera alle cui dirette dipendenze ha una direzione centrale e alcune società servizio. Entrambe le divisioni rappresentano il cuore dell’attività del gruppo. La prima comprende gli sportelli della banca, il private banking e i servizi alle imprese con fatturato
compreso tra 2,5 e 25 milioni di euro. La responsabilità della divisione rete è mantenuta a interim da Passera a fianco del quale collabora Giovanni Boccolini, al quale è stata conferita ogni necessaria delega con una promozione importante perché prima era a capo della rete di promotori di Banca primavera. Capo del private è stato confermato Marco Silvani. Poi c’è la divisione corporate (che si dedica alle società con fatturato superiore ai 25 milioni di euro) guidata ad interim da Passera, con Miccichè al merchant banking. L’organigramma di questa divisione (che per ora si chiama ancora Banca d’affari) non è stato ancora definito e Marco Paolillo ha il compito di traghettarla verso il nuovo ordine. In quest’ambito si trova la joint venture con Lazard Italia per le attività di m&a ad aziende con fatturato superiore a 450 milioni.

Paola Valentini