Pratiche energetiche: ecco i consigli dell’Eni (Il Denaro)

La finalità della comunicazione, aziendale o di enti pubblici, è riuscire a modificare comportamenti, di acquisto nel primo caso, sociali nel secondo. Eni, il colosso italiano dell’energia, per la prima volta lancia una campagna di comunicazione (da 40 milioni di euro) con un alto contenuto di responsabilità sociale diffusa che punta a coniugare entrambi gli obiettivi invitando ad adottare delle pratiche di efficienza energetica in grado di produrre un risparmio reale. Con la benedizione del ministero per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio.

Sempre più aziende orientano la propria comunicazione alla sostenibilità annunciando e promettendo impegni, progetti e iniziativa a sostegno di uno sviluppo sostenibile, per il rispetto dell’ambiente, la riduzione delle emissioni inquinanti… tante promesse che spesso fanno rumore, riescono ad affascinare e coinvolgere consumatori e cittadini ma poi, nel tempo, vengono messe da parte a favore di altre iniziative e progetti. Da questa considerazione nasce la proposta del ministero dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio di creare un Osservatorio permanente sulla credibilità ambientale delle campagne di comunicazione aziendale lanciata martedì a Roma in occasione della presentazione della campagna di comunicazione per promuovere l’efficienza energetica lanciata da Eni. “L’Osservatorio – ha detto il Ministero – sarebbe un modo per verificare e quantificare il rispetto delle promesse prese con i clienti, i consumatori, i cittadini. La proposta – che Ferpi intende raccogliere e sostenere – è scaturita a margine della presentazione della innovatica campagna di comunicazione promossa dal colosso petrolifero italiano (Eni) che, per la prima volta, punta a sensibilizzare al risparmio energetico e, allo stesso tempo, a investire sulle energie alternative. Per farlo Eni ha messo a punto 24 consigli per un consumo intelligente e per favorire il risparmio energetico che, secondo uno studio commissionato dalla società petrolifera, può arrivare a far risparmiare ad una famiglia fino a 1600 euro. Una campagna innovativa, quella di Eni, perchè punta, attraverso la comunicazione, a modificare comportamenti, quella che dovrebbe essere la finalità di ogni attività di comunicazione. Staremo a vedere quanto l’azienda riesca ad arrivare fin dentro le case e coinvolgere attivamente cittadini e consumatori. È il dubbio che si è posto anche Paolo Landi dell’Adiconsum (la più grande associazione di consumatori italiana) che ha suggerito ai dirigenti e responsabili del marketing e della comunicazione di Eni di pensare a dei veri e propri agenti sul territorio così come di promuovere programmi anche nelle scuole, negli uffici, nelle piccole e medie imprese. “Attenzione poi – ha detto Landi – a non insistere troppo sull’aspetto del risparmio economico, sui consumi. Le famiglie in difficoltà, infatti, molti dei consigli proposti da Eni già li mettono in pratica. Le persone più difficili da raggiungere sono coloro che hanno più possibilità economiche e che, in genere, sono meno attente al risparmio”. Insomma, la questione energetica, così come aveva detto qualche settimana fa, a Napoli, Jeremy Rifkin, è soprattutto una questione di comunicazione. Di fatto quello a cui sta puntanto l’Azienda energetica è la diversificazione del core business e sa bene che per farlo deve puntare molto su informazione e comunicazione. E la nuova campagna, prodotta dalla Direzione guidata da Stafano Lucchini sembra proprio essere riuscita ad arrivare preparata all’appuntamento con le nuove sfide ambientali. Attraverso questo programma di formazione e informazione, Eni intende sensibilizzare e informare i cittadini sui temi del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale e proporre questa campagna come catalizzatore del dibattito sull’efficienza energetica coinvolgendo anche altri attori del mondo economico, industriale e sociale. La Campagna di Efficienza Energetica Eni, donominata “30percento. Consumare meglio, guadagnarci tutti” si basa su uno studio unico che consente di calcolare il valore effettivo di ogni singolo comportamento e quantificare, di conseguenza, il relativo risparmio. Un risparmio che può raggiungere i 1.600 euro, quasi una quattordicesima “fai da te”. Si tratta di 24 consigli facilmente adottabili da tutti i cittadini senza apportare modifiche consistenti allo stile di vita: i settori per i quali vengono indicati i comportamenti sono, infatti, quelli che coinvolgono le azioni pratiche quotidiane, i trasporti, il riscaldamento, l’illuminazione domestica e gli elettrodomestici e riguardano il modo in cui una famiglia “tipo”, di 4 persone, consuma energia in tutte le sue attività: quando riscalda la casa, illumina le stanze, quando guarda la televisione o si sposta con la macchina. Dei 24 comportamenti individuati, 14 sono a costo zero – non comportano, cioè, alcun esborso per le famiglie – mentre altri 10 sono a costo sopportabile e comportano un investimento che si ripaga in tempi brevi e che in molti casi può godere di sussidi e incentivi. L’effetto totale di questi comportamenti produce un risparmio fino al 30% dei consumi di energia di una famiglia. I 24 consigli sono elencati e dettagliatamente spiegati sul sito www.eni.it/efficienza-energetica. L’efficienza energetica delle famiglie ha un grande effetto per l’intera nazione sia in termini di bolletta energetica del paese sia in termini di abbattimento dell’anidride carbonica: una riduzione del 30% dei consumi delle famiglie consente, infatti, di evitare ogni anno l’emissione di oltre 50 milioni di tonnellate di anidride carbonica, più della metà del deficit dell’Italia rispetto al target fissato dal protocollo di kyoto.