Una paura boia (Prima Comunicazione)

Non sono solo gli ambientalisti a promuovere il risparmio energetico per combattere gli effetti che il riscaldamento del pianeta sta avendo sul clima e sull’ambiente. Anche le società che producono e distribuiscono energia lanciano l’allarme e sono impegnate in massicce campagne di informazione ai cittadini.

Già nel XIX anno dell’era fascista – che corrisponde all’anno di grazia e di disgrazia 1941 – in Italia la necessità di risparmiare era molto forte, tanto da indurre l’ufficio stampa e propaganda del Partito nazionale fascista a pubblicare una brochure (che allora era vietato chiamare così) in cui si davano consigli su come non sprecare energia ma nemmeno cibo e materiali casalinghi. A scovare il libretto su una bancarella milanese è stato Stefano Lucchini, capo della comunicazione di Eni, il quale ha voluto, con una iniziativa privata, ripubblicarlo e farne dono agli amici per Natale. E anche se si tratta di un gesto personale e non aziendale, non è affatto casuale: Eni – già impegnata con il programma “Energia e ambiente a scuola” sul fronte dell’educazione dei giovani – sta infatti preparando una importante campagna per il risparmio energetico, mentre tutte le grandi società che producono e distribuiscono energia si stanno muovendo in modo poderoso per convincere i propri utenti a un utilizzo più sensato delle risorse sempre più preziose, anche in previsione di un evento molto importante come il prossimo 20° Congresso mondiale dell’energia, organizzato da Micromegas Comunicazione, che si terrà a Roma dall’11 al 15 novembre 2007 e che si qualificherà come il principale evento mondiale dedicato a tutte le fonti energetiche. L’evento – che vede come main sponsor AceaElectrabel, Banca Intesa, Edf, Enel e Eni e occuperà oltre 140mila mq della Nuova Fiera di Roma – vedrà la partecipazione di 5mila delegati che seguiranno le 36 sessioni di discussione e parteciperanno alle sei tavole rotonde sui più importanti temi inerenti l’energia. Interverranno 40 speaker selezionati tra le più importanti personalità mondiali nel campo dell’energia, 400 saranno i posti riservati ai giornalisti accreditati provenienti da tutto il mondo. Più di 400 aziende saranno presenti nell’area espositiva aperta al pubblico e dedicata a tutti i tipi di energia: petrolio, carbone, gas naturale, nucleare, idroelettrico e nuove fonti rinnovabili. Questo per dire quanto il problema sia profondamente sentito a livello planetario. “Più che di risparmio energetico preferiamo parlare di consumo intelligente e di efficienza energetica”, spiega Gianluca Comin, capo della comunicazione di Enel. Quotata dal 1999 alle Borse di Milano e New York, Enel è la società europea con il più alto  numero di azionisti, circa 2,3 milioni, e una capitalizzazione di Borsa di circa 41 miliardi di euro al valore attuale. La più grande azienda elettrica del Paese e terza utility quotata d’Europa, Enel produce e distribuisce elettricità principalmente in Europa, Nord America e America Latina e ha circa 53mila megawatt di capacità produttiva e 32 milioni di clienti nell’elettricità. Secondo distributore di gas naturale in Italia, con oltre 2,2 milioni di clienti e una quota di mercato del 12% circa, Enel ha messo a punto un grande piano  di investimenti per oltre 4 miliardi di euro che rinnova l’impegno strategico della società per lo sviluppo sostenibile. Il programma prevede tre principali aree di intervento: fonti rinnovabili; efficienza energetica e generazione distribuita; emissioni zero e la frontiera dell’idrogeno (330 milioni di euro da investire in progetti dimostrativi verso la centrale a “emissioni zero”, per progetti rivolti alla cattura e al sequestro dell’anidride carbonica, a sistemi innovativi di combustione, alla produzione e all’impiego di idrogeno, con lo sviluppo della centrale a idrogeno di Fusina). Ma come mai un’azienda che dovrebbe avere come missione quella di vendere, cerca invece strade per ottenere risparmio? “Intanto c’è un ritorno nel business”, dice chiaramente Comin, “per non parlare della responsabilità sociale di una grande azienda come la nostra che oltretutto se promuove iniziative a favore del cliente ha sempre più clienti. E poi il risparmio è anche nei costi e arrivare a un consumo intelligente significa anche la razionalizzazione nell’utilizzo di centrali per noi costose”. Nel 2005 è stata inaugurata la campagna per l’efficienza energetica “Quando usi l’energia, usa la testa”. Una parte importante dell’energia prodotta finisce infatti nelle case per riscaldare e raffreddare gli ambienti, per produrre acqua calda, per far funzionare lampadine ed elettrodomestici, che ogni cittadino può utilizzare in modo più “intelligente”, coniugando risparmio energetico e risparmio economico. Consigli utili su come risparmiare energia, i clienti Enel, ma non solo, li possono trovare sul sito www.prontoenel.it, cliccando alla voce “sicurezza e risparmio”. Anche il pubblico più giovane è stato coinvolto: 300mila ragazzi dai 6 ai 18 anni hanno partecipato finora a ‘Energia in gioco’, il programma di Enel dedicato alle scuole, che ha il fine di formare/educare gli studenti sulle diverse tematiche  relative all’energia elettrica. Ottimizzazione dei costi e dei consumi di energia,per una relazione sempre più “stretta” tra risparmio energetico ed impatto ambientale: all’insegna di questo principio guida, Enel ha distribuito nel 2005 due milioni di lampade fluorescenti ad alta efficienza energetica, ovvero a basso consumo, e 5 milioni nel 2006. La sostituzione delle tradizionali lampadine a incandescenza con queste lampade, che durano 8 volte di più e consumano l’80% in meno delle prime, porterà a un risparmio annuo di 572 milioni  250mila kilowattora e di 396.172 tonnellate di anidride carbonica e di altri gas a effetto serra. Oltre alle lampade a basso consumo, sono stati distribuiti, anche nei negozi Enel.si, un milione e 250mila rompi getto, che consentono di risparmiare fino al 60% dell’acqua calda (e quindi l’energia elettrica o il gas necessari per riscaldare l’acqua). Nel corso del 2007 è prevista la distribuzione di altrettante lampade a basso consumo e di un egual numero di rompi getto. Ma non si esauriscono qui le iniziative che Enel ha messo in campo per informare e aiutare i clienti a migliorare il proprio “rapporto” con l’energia elettrica, usandola in modo più intelligente. È il caso delle tariffe biorarie che consentono risparmi in bolletta in base alla tariffa prescelta e alle modalità di consumo: un incentivo per i clienti a spostare i consumi nelle ore di minor carico e a costo inferiore (nelle ore serali e notturne, nei weekend, nei festivi, ecc.) contribuendo così anche al miglior equilibrio del sistema elettrico nazionale. A oggi, sono già 1,3 milioni i clienti che hanno scelto il risparmio con le nuove tariffe Enel. È tata, ancora una volta, l’innovazione tecnologica a consentire questa piccola “rivoluzione”: è grazie, infatti, al contatore elettronico – in grado di distinguere orari, giorni e mesi dei consumi di elettricità – che le nuove tariffe possono essere offerte. Efficienza e risparmio in una card  dell’Enel Club, dedicata ai clienti che scelgono di “domiciliare” il pagamento della bolletta in banca, alle Poste  o su carta di credito, permette, fra l’altro, di acquistare presso i negozi convenzionati, con uno sconto del 10% , elettrodomestici di classe A che a parità di prestazione consumano significativamente di meno degli elettrodomestici di classe inferiore (grazie alla card, si stima che siano stati venduti circa 40mila elettrodomestici di classe A). E ancora,sempre per i suoi 12 milioni di clienti domiciliati dell’elettricità e del gas, Enel ha lanciato la bolletta via e-mail, un servizio che può far risparmiare più di mille tonnellate di carta all’anno. Sul terreno del risparmio Enel ha anche trovato un’alleanza con Procter&Gamble che proprio in questo periodo sta pubblicizzando una polvere per lavare a zero gradi. All’interno dei fustini Dash, Enel regala due lampadine a basso consumo. Promosso anche un concorso a premi sempre sui fustini Dash con in palio 2mila kit salva energia composti da due lampadine,due economizzatori idrici e un leale sul consumo intelligente. Enel e Dash stanno progettando, poi, a partire dal mese di aprile, la “casa del consumo intelligente” presso le gallerie dei grandi centri commerciali su tutto il territorio nazionale. I visitatori, giocando, potranno apprendere tutti gli accorgimenti per risparmiare energia. Per tutti, in omaggio, lampadine a basso consumo ed economizzatori idrici. Ma Enel guarda anche fuori dai confini del Paese tanto da decidere un investimento di 5 milioni di dollari per istituire “The Enel Endowment for Environmental Economics”, un programma interdisciplinare al massimo livello scientifico mondiale per la ricerca sull’economia e la politica ambientale. L’accordo, siglato a Cambridge, segue analoghe intese con il Mit di Boston e con alcune delle principali università italiane ed è parte integrante del Piano Ambiente di Enel che  prevede investimenti per 4 miliardi di euro fino al 20011. Grazie alle iniziative intraprese tra il 2001 e il maggio 2006 dai distributori di energia elettrica  e gas naturale e da circa il 10% delle quasi 600 società di servizi energetici (Esco) finora accreditate presso l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, gli obiettivi nazionali di risparmio fissati  per il primo anno di vita dei cosiddetti “certificati bianchi” sono stati ampiamente superati. La conferma arriva dal primo rapporto annuale sul funzionamento in Italia del meccanismo dei Titoli efficienza energetica (Tee) pubblicato dall’Autorità. L’analisi dei dati indica che sono 286mila le tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate grazie a questo sistema, corrispondenti al consumo domestico annuo di una città di circa 380mila abitanti o alla produzione elettrica annua di una centrale di 160 Mw di potenza, mentre ammontano a oltre 750mila le emissioni di anidride carbonica evitate. Nel comunicato diffuso dall’Autorità si rileva che, tra gli oltre mille interventi valutati, quelli che hanno prodotto la maggior parte dei risparmi fanno riferimento all’incremento di efficienza dei sistemi di illuminazione sia pubblica sia privata, all’estensione di reti di teleriscaldamento e all’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda. I dati – si osserva nella nota – dimostrano inoltre l’apprezzamento degli operatori di questo nuovo mercato per lo sforzo compiuto nella direzione della semplificazione delle procedure amministrative, considerato che il 90% dei Titoli di efficienza energetica è stato certificato tramite le procedure di valutazione dei risparmi basate su schede tecniche sviluppate dall’Autorità. Enel ha ottemperato per intero ai suoi obblighi per il settore elettrico e per il gas che sono pari a circa il 50% dell’intero obbligo nazionale. Anche Edison è un gruppo molto attivo in tutta la filiera dell’energia, dall’approvvigionamento alla produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e di gas. Sul piano commerciale, Edison è stata protagonista del mercato libero dell’energia elettrica sin dagli inizi degli anni Novanta. Oggi la società rifornisce direttamente oltre 5mila clienti industriali, 80 fra i principali consorzi italiani e più di 160mila clienti civili, oltre a raggiungere circa 650mila clienti attraverso società partner sul territorio. Nella sua politica di Csr (Corporate Social Responsibility) Edison ha riconosciuto al tema del risparmio energetico un ruolo centrale nella consapevolezza che un utilizzo più efficiente dell’energia può contribuire in maniera significativa allo sviluppo della società. Il risparmio energetico è promosso a vari livelli, primo fra tutti nei confronti del grande pubblico con iniziative di educazione. In questo ambito si colloca, ad esempio, il sostegno dato all’iniziativa “La scuola amica del clima”, rivolta ai ragazzi delle scuole, dalle superiori fino alle elementari, ma di fatto indirizzata anche agli adulti in qualità di genitori e di cittadini  dei territori in cui le scuole si collocano. Scopo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con Legambiente, è di non dare per scontata l’energia che viene vissuta spesso come un bene che deve essere sempre disponibile, costare poco ed essere prodotta lontano dall’utilizzatore finale. Purtroppo non sempre queste tre caratteristiche possono essere soddisfatte contemporaneamente. Attraverso attività come il concorso “La scuola amica del clima” Edison punta a che le nuove generazioni sviluppino una nuova consapevolezza dell’energia, vista come un bene prezioso che deve essere prodotto e utilizzato in maniera efficiente e non sprecato. Forte anche l’attenzione nei confronti dei clienti. “Abbiamo stimato che le piccole e medie imprese, che rappresentano un’ampia fetta del panorama economico-produttivo italiano, potrebbero arrivare a risparmiare fino al 10% del consumo energetico per unità prodotta, con chiari benefici in termini economici e ambientali”, dicono all’Edison. “Basti pensare che, nel suo complesso, l’energia così risparmiata potrebbe soddisfare il fabbisogno annuo della provincia di Roma”. Per questa ragione Edison ha messo a punto alcuni servizi a valore aggiunto attraverso i quali le imprese possono realizzare gli stessi prodotti e servizi con un minor consumo di energia. Innanzitutto Edison propone il “Check energetico”, che permette di calcolare indici di efficienza economica legati alle diverse strategie di efficienza energetica e di metterle direttamente in pratica. Un’altra soluzione è la “cogenerazione”, intesa come la contemporanea produzione di energia elettrica e calore direttamente presso l’impresa, che consente di risparmiare fino al 35% di energia primaria recuperando il calore associato alla produzione di energia elettrica, ridurre gli impatti ambientali, migliorare l’efficienza della rete di distribuzione e la sicurezza in caso di black-out. In questo campo, Edison offre un servizio di fornitura completa di energia elettrica e calore, realizzando “chiavi in mano” un impianto di cogenerazione presso il cliente: il processo prevede lo studio di fattibilità, la progettazione, il finanziamento, la realizzazione, gestione e manutenzione dell’impianto. Altra soluzione è il cosiddetto “rifasamento”. Uno dei fattori presenti nella bolletta dell’energia elettrica delle imprese è l’energia reattiva, ovvero l’energia consumata da alcuni apparecchi  elettrici per la loro attivazione tramite circuiti magnetici e che non si traduce in lavori utile ma che determina comunque un costo per l’impresa. Per minimizzare l’impatto dell’energia reattiva in bolletta e al tempo stesso migliorare l’efficienza degli impianti, Edison propone un servizio di rifasa mento dell’impianto elettrico volto a ridurre l’energia assorbita dagli apparecchi. Il servizio offerto da Edison prevede un’analisi degli impianti e dei consumi, l’identificazione della soluzione ottimale e la sua realizzazione. Edison inoltre risparmia sui propri consumi energetici avendo puntato per la sua produzione di energia elettrica sulla tecnologia a ciclo combinato, attualmente la tecnologia più efficiente (con un rendimento di circa il 56% a fronte del 36% di una centrale a carbone), che consente di utilizzare il gas naturale  come combustibile primario e “recuperare” i gas di scarico prodotti dalla combustione per produrre ulteriore energia. Più efficiente significa che con meno carburante si produce lo stesso quantitativo di energia. L’azienda energetica ha anche promosso un’offerta commerciale chiamata “Idea verde” che consiste nella vendita di energia proveniente da fonti rinnovabili (energia eolica e idroelettrica), l’energia in assoluto più efficiente. Senza aggravi di costi il cliente acquista energia “verde” certificata dall’organizzazione europea no profit Recs International. Il cliente che sottoscrive questo contratto potrà utilizzare il marchio “ecodoc-energia elettrica dalla natura” che contribuisce a dare valore all’immagine dell’azienda e dell’attività commerciale.

Daniele Scalise