Mister Brembo senza freni su Facebook (Corriere della Sera)

A scuola di lobbysmo sui banchi della Luiss. La moglie di Calabresi va in collegio

A scuola di lobby tra vecchie e nuove volpi della comunicazione. L’ offerta della «Luiss Guido Carli», l’ università di Confindustria, sarà annunciata lunedì prossimo, ma la macchina è già partita. Nell’ advisory board del Master in relazioni istituzionali, lobby e comunicazione d’ impresa sono raccolti alcuni degli specialisti della materia, dal presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta al fondatore di Reti, Claudio Velardi . E poi ancora l’ amministratore delegato della stessa Luiss, Pier Luigi Celli , il capo delle relazioni esterne dell’ Eni, Stefano Lucchini e Luigi Mastrobuono , capo di gabinetto di Claudio Scajola al ministero dello Sviluppo Economico. Il Master partirà a gennaio e saranno ammessi soltanto 30 selezionati allievi. Ideatore e condirettore del Master è Francesco Delzio , executive vice president del gruppo Piaggio e spin doctor di Roberto Colaninno . *** Non saranno gli oltre 3 milioni di fan della Nutella che raggiungono online il gruppo fondato da Pietro Ferrero da ogni parte del mondo. Però nel loro piccolo anche i bergamaschi si danno da fare. In questi giorni per esempio Alberto Bombassei , dall’ estate più che mai al timone della sua Brembo, ha passato «quota diecimila» su Facebook. Tanti sono gli appassionati di marchi sportivi che raggiungono il sito di social network da Milano, Roma, Ivrea ma anche Giakarta e Kuala Lumpur. Linkati al blog della casa di freni sportivi vedono un po’ di tutto, notizie di motoGp e Formula Uno, video in 3D e giochini per frenare, in curva e in pista. Alla Brembo non stanno nella pelle considerato che un successo del genere e una postazione su Facebook non ce l’ hanno nemmeno big del settore come Bridgestone o Pirelli. *** A 26 anni era capo ufficio stampa del Pds. Poi è passata a fare lo spin doctor per Guglielmo Epifani fino a quando il marito, Mario Calabresi , è stato mandato da la Repubblica a New York. Caterina Ginzburg l’ ha seguito nella Grande Mela, facendogli anche concorrenza con le sua corrispondenze per l’ Unità . L’ esperienza si è conclusa con la nomina di Calabresi alla guida de La Stampa e con il ritorno in Italia. Ma la Ginzburg ha trovato subito da fare sotto la Mole: il ceo del Collegio Carlo Alberto, Pietro Garibaldi , le ha chiesto di seguire le relazioni internazionali e istituzionali per la business school torinese.

De Rosa Federico, Cinelli Carlo