Chicco Testa a Confindustria: avete paura dell’Enel (l'Unità)

Resistenze all’adesione del colosso elettrico. Ieri Parisi direttore generale Roma - Tutto come previsto, Stefano Parisi diventa direttore generale di Confindustria al posto di Innocenzo Cipolletta che va alla Marzotto. Stefano Lucchini assume il compito di direttore dell’area comunicazione e lascia l’Enel. Tutto come previsto nelle scelte del consiglio direttivo di via dell’Astronomia che ieri ha sancito il ritorno del city manager di Albertini nella Capitale (Parisi era stato a Palazzo Chigi dal 1992 al 1997 come capo del dipartimento economico). Tutto previsto, persino il silenzio del nuovo direttore generale, che lasciando la sede dell’Eur dice soltanto: “Nessuna dichiarazione, questo è il mio stile”. Quello che invece non era previsto è che ad animare la giornata ci pensasse l’anticipazione di un’intervista che oggi sarà pubblicata su L’Espresso. Sotto un titolo “Chi ha paura dell’Enel”, Chicco Testa, presidente del gigante elettrico, si lascia andare ad accuse piuttosto forti verso Confindustria. Rea, prima di tutto,di non aver ancora accolto la richiesta, presentata a novembre, di adesione dell’Enel all’associazione delle imprese: “Ci sono stati incontri tra i loro e i nostri si deve decidere a quale associazione di categoria aderire, come regolare la nostra presenza nelle unioni locali”. E poi di aver perso il controllo, “al pari dei sindacati”, del “mondo che cambia”. “Nella sua relazione, D’Amato ha suonato il solito spartito: flessibilità, concertazione si, concertazione no, costo del lavoro, pressione fiscale. Tutto giusto. Poco, pochissimo sullo stato dell’impresa italiana. E nulla sulle responsabilità  e i ritardi degli imprenditori storici: di quel “giro” protetto da Mediobanca anche quando era svanita la minaccia dello Stato pigliatutto. L’intervista ad ampio raggio tocca anche temi che stanno dividendo Confindustria, come la quotazione in Borsa de Il Sole 24 Ore. Chicco Testa che, tiene a dire, parla a titolo personale e non a nome dell’Enel, è favorevole all’approdo a Piazza Affari del quotidiano economico, ma non basta. Alla valutazione aggiunge una raccomandazione: “Ritengo che Confindustria farebbe bene a rinunciare al controllo del giornale”. Insomma, con l’Enel dentro Confindustria, D’Amato avrebbe un interlocutore in più sulls dibattuta questione de Il Sole, ma ieri, via dell’Astronomia è stata impegnata nelle nuove nomine. Il nuovo direttore generale, Stefano Parisi, 43 anni, laureato in economia e commercio è stato, oltre che a Palazzo Chigi, capo della segreteria tecnica del Ministero del Lavoro (1984-1987), della vicepresidenza del Consiglio dei ministri (1988-1989) e del ministero degli Affari esteri (1989-1991). Nel 1994 è stato segretario generale del ministero delle Poste e delle telecomunicazioni. Profondo conoscitore della macchina amministrativa e dei meccanismi governativi, viene visto dagli industriali come l’uomo giusto al posto giusto. E infatti la scelta è stata all’unanimità. Parisi arriverà a Roma da settembre, mentre da lunedì in via dell’Astronomia si insedia il nuovo direttore dell’area comunicazione. Stefano Lucchini, 38 anni, laurea in economia e commercio, prima dell’Enel ha lavorato all’ufficio studi, rapporti con la stampa e investor relation del gruppo Montedison di cui è stato anche responsabile delle relazioni esterne in America. Fernanda Alvaro