I destini incrociati di Celli e Lucchini (Il Sole 24 Ore Plus)
L’incrocio di sciabole fra UniCredit e IntesaBci passa anche attraverso la comunicazione. E per l’occasione entrambi i gruppi hanno chiamato rinforzi ai vertici delle rispettive strutture, aprendo un’ulteriore sfida: Pier Luigi Celli e Stefano Lucchini torneranno ad incontrarsi, ma questa volta su sponde opposte, il primo con Profumo e il secondo con Passera.
Cellii e Lucchini si erano già trovati insieme all’Enel. Nel 1994 Celli, con un passato all’Eni e alla Olivetti, era uscito dalla Rai sbattendo la porta, in contrasto con il board guidato da Letizia Moratti, per arrivare nel ‘96 in Enel come direttore del personale. Pochi mesi dopo al gruppo guidato da Franco Tatò, approda Lucchini, in uscita dal Gruppo Montedison, all’ufficio stampa e Investor relations. Le strade tra i due manager si separano quando nel 1998 Celli ritorna in Rai, come Direttore generale con una chiamata che arriva, tramite ClaudioVelardi, da Massimo D’Alema, Presidente del Consiglio di centrosinistra. Lucchini invece, nell’estate del 2000, ha 48 ore di tempo concesse da Tatò per fare le valigie quando gli comunica l’intenzione di andare in Confindustria. L’esperienza in Viale dell’Astronomia dura un anno, e l’estate successiva ritorna da “Kaiser Franz”
Come direttore delle Relazioni esterne. E ancora in estate, quest’anno al cambio della guardia in Enel, Lucchini affronta la nuova sfida.
Per Celli, dopo le polemiche dimissioni da Viale Mazzini nel febbraio 2001 e il successivo incarico alla presidenza esecutiva di Ipse, si aprono ora le porte della “corporate identity” di Unicredit.
Simone Filippetti