La campagna elettorale su misura per la Rete (La Repubblica)
Come in una puntata di West Wing 2.0, Stefano Lucchini e Raffaele Matarazzo uniscono le loro passioni, ricerca, politica e America, e raccontano con rigore e ritmo narrativo la campagna elettorale «più ricca e digitale» della storia: la corsa del 2012 che ha portato Obama ad una sofferta conferma alla Casa Bianca. Il lettore entra nel cuore della Bestia, il quartiere generale di Chicago, dove gli uomini del presidente costruiscono una mastodontica banca dati, qualcosa a metà tra la Nsa e Google, anzi la loro somma. Per la prima volta i responsabili della campagna censiscono i votanti usando i famosi algoritmi e riescono così ad inviare nella Rete messaggi quasi personalizzati, costruiti su misura. Una rivoluzione sulle ali di Twitter, che (con smartphone e tablet) ricopre un ruolo di primo piano nell’offensiva democratica: oltre 9 milioni di post scambiati durante la convention, contro i 7 dei Repubblicani. Ma, per fortuna, dietro il marketing digitale rimane il messaggio e la capacità di Obama di parlare al cuore e alla mente. Senza, i social sarebbero solo un boomerang. La prefazione è di Mario Calabresi e la postfazione è di Roberto D’Alimonte che usa gli Stati Uniti per spiegare l’Italia.
LA LEZIONE DI OBAMA
di Stefano Lucchini, Raffaello Matarazzo
Baldini & Castoldi, pagg. 128, euro 14,90
Massimo Vincenzi