La masseria Rossi è un “luogo del cuore” (Cronache di Napoli)

Il sito figura al secondo posto nella classifica stilata da Fai e Banca Intesa per i posti da riqualificare Volla – I luoghi del cuore non esistono solo nel mondo dei sentimenti, dei ricordi, delle emozioni. Esistono geograficamente, e possono avere la forma di una chiesa, di un ponte, della riva di un fiume. Persino di una pensilina del tram. 92.468 italiani hanno partecipato alla seconda edizione de “I luoghi del cuore”, il censimento dei luoghi da non dimenticae lanciato dal Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano in collaborazione con Banca Intesa. Il Fai ha trovato in Banca Intesa, attiva nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio artistico del nostro Paese, un interlocutore sensibile e attento, in grado di affiancarlo nell’iniziativa sia per la divulgazione del progetto sia per l’impegno negli interventi di conservazione dei beni segnalati. Al 1° posto con 7.474 segnalazioni, Villa Arconati è legata al borgo di Castellazzo, che ha assunto l’aspetto attuale – quello di un complesso diviso in una serie di corti circondate da case e cascinali – alla fine del XIX secolo. Al 2° posto con 6.406 segnalazioni, la masseria Rossi di Volla. La struttura primitiva della masseria risale forse alla fine del XVI secolo, anche se il complesso comincia ad acquistare le forme attuali in seguito all’acquisto della proprietò da parte di Giuseppe Pollio, avvenuto nel 1771. “Il patrimonio culturale del nostro paese – ha dichiarato Stefano Lucchini, direttore relazioni esterne Banca Intesa – sembra una prerogativa di pochi esperti mentre progetti come questo danno spazio ad una mobilitazione popolare e fanno risaltare una sensibilità comune sempre più necessaria. In questa prospettiva – ha proseguito – Banca Intesa ha messo a disposizione del progetto il suo strumento più efficace di dialogo con la realtà italiana. Le nostre 2.000 filiali – ha concluso Lucchini – hanno raccolto più di 45.000 segnalazioni, pari quasi al 50% del totale”.