Nuova sede per il museo e l’archivio storico dell’Italgas (Giornale Piemonte)
Un’azienda, ma anche un pezzo di storia della città e del Paese. Tutto questo bagaglio storico oltre che tecnico, Italgas lo vuole custodire all’interno del nuovo spazio per il museo e l’archivio storico della società di via Palermo 3, a Torino. La cerimonia del taglio del nastro si è tenuta ieri, alla presenza – tra gli altri – del presidente e ad di Italgas, Giampaolo Zambeletti e Domenico Elefante e il direttore relazioni istituzionali Eni, Stefano Lucchini. Il patrimonio messo a disposizione da Italgas può fare affidamento su documenti che, collocati uno in fila all’altro, superano il chilomentro di lunghezza. Poi seimila tra volumi, opuscoli e riviste, 35mila tra stampe, fotografie e manifesti e 350 apparecchiature e strumenti d’epoca. Il trasloco nei nuovi spazi ha rappresentato anche l’occasione per avviare un lavoro di riordino del patrimonio documentale e per ridefinire il percorso museale utilizzando codici di racconto innovativi: accanto alla tradizionale rassgna di oggetti sono stati infatti inseriti elementi multimediali e interattivi. Alcuni schermi “touch screen” (di quelli che interagiscono appena li si tocca con un dito) consentono infatti al visitatore di percorrere le tappe principali della storia dell’industria del gas o ascoltare le interviste a impiegati e tecnici che, in varie parti d’Italia, vi hanno lavorato o, ancora, inquadrare attraverso una cronologia i vari periodi storici in cui il settore conosceva la sua progressiva affermazione. All’interno del museo dell’industria del gas, il racconto storico parte dal nucleo originario di Italgas, la città di Torino, allargandosi man mano e arrivando a comprendere tutta l’Italia. Si parte dall’estrazione del primo gas, ottenuto dal carbon fossile, a metà dell’Ottocento. Si passa, nell’arco di un secolo, all’utilizzo del metano. Quindi, nella scansione tra progresso tecnologico e cambiamenti nella società, si arriva ai temi della sicurezza e del futuro. All’interno della biblioteca storica, ci sono documenti che risalgono al Diciassettesimo secolo e che, arrivando fino al Ventesimo, raccontano i primi esperimenti e numerosi e importanti testi di chimica e di fisica. Una sezione è dedicata alla storia e tecnologia dell’illuminazione e del riscaldamento. La biblioteca possiede alcune rare opere dei primi teorici e pratici dell’industria del gas e del metano: Johannes Baptista van Helmont, Jan Peter Minckelers e Alessandro Volta. Nell’archivio documentale, infine, custodito nei vicini locali di via Parma, ci sono i verbali dei cda, i libri contabili, i documenti e le pergamene. Tutto materiale che si può visualizzare anche via internet.