Un impegno per l’Italia e per gli italiani (ItaliaOggi)

Pronti a sottoscrivere Btp, alla fine si riveleranno un affare L’Italia non ha solo un elevatissimo debito pubblico. È un paese ricco. Possiede un patrimonio imponente, ben superiore al suo debito; ricchezza privata liquida o liquidabile pari a due volte il debito pubblico e 12 volte i 300 miliardi di titoli che il Tesoro è chiamato a rinnovare ogni anno; imprenditori che vincono la concorrenza globale; aziende invidiate nel mondo che rapaci concorrenti sperano di comprare a prezzi stracciati. Tutto questo purtroppo non basta, perchè la speculazione messa in moto dai più grandi hedge fund del mondo con la compiacenza di alcuni Stati, ha coinvolto Paesi che un tempo si consideravano al di fuori di ogni rischio di credibilità finanziaria. È il caso dell’Italia e degli Stati Uniti. Proprio per questo è arrivato il momento di fermare una spirale che può portare alla distruzione delle certezze degli Stati occidentali. Servono misure drastiche. Occorre: 1) eliminare almeno temporaneamente la diffusione dei rating su debiti, società o prodotti finanziari come suggerisce anche il Financial stability board presieduto da Mario Draghi; 2) obbligare la concentrazione nei mercati regolamentati di tutti gli scambi, specie nei bond ora effettuati sul mercato Over the counter; 3) poichè il Trattato di Maastricht prevede come target un indebitamento massimo del 60%, permettere ai Paese europei di poter far fronte a questa parte di debito con l’emissione di eurobond come del resto suggerisce la Commissione esecutiva Ue. Accando a questi antidoti e insieme agli interventi decisi domenica dalla Bce, serve per l’Italia uno sforzo aggiuntivo proprio da parte di quegli imprenditori che sfidano i mercati mondiali ogni giorno. MF-Milano Finanza, ItaliaOggi, Class Cnbc e tutti i mezzi multimediali di Class Editori hanno per questo lanciato un appello – sotto l’auspicio della Presidenza della Repubblica – a tutti coloro, imprenditori, manager, professionisti, banchieri e normali cittadini che si vogliano moralmente impegnare a sottoscrivere titoli del Tesoro italiano. È il momento di superare l’inierzia e l’insipienza della politica di maggioranza e opposizione: l’Italia è un Paese su cui scommettere ancora, come auspica la Presidenza della Repubblica. E come stanno facendo a ritmo crescente decine di migliaia di italiani. Hanno già aderito: Mario Boselli (Presidente Camera Nazionale Moda), Luca Barabino (Ceo, Barabino&partners), Giovanni Bernaschi ( Presidente Carige), Arnaldo Borghesi (ad Borghesi Colombo & Associati), Urbano Cairo (Ceo, Cairo Communications), Marina Calderone (pres. cons. naz. Consulenti lavoro), Marco Cattaneo (ad Momo), Giuliano Cazzola (vp commissione lavoro Camera), Paolo Andrea Colombo (presidente Enel), Fulvio Conti (ad Enel), Luca Corderdo di Montezemolo (Presidente Ferrari), Diego Della Valle (Ceo, Tod’s), Claudio Descalzi (Direttore Generale Eni), Maurizio De Tilla (Pres. Oua), Massimo Di Risio (pres. DR Automobiles), Pietro Giuliani (ad Azimut), Guido Galimberti (ad Opera art consulting), Fiorella Kostoris (Economista), Ennio La Monica (dg, Carige), Stefano Landi (Presidente LandiRenzo), Gincarlo Laurini (Presidente Consiglio Nazionale Notariato), Stefano Lucchini (Direttore Comunicazione Eni), Vincenzo Manes (Ceo, Kme group), Mauro Masi (Giurista, Delegato Italiano per la Proprietà Intellettuale), Francesco Micheli (finanziere), Michele Norsa (ad Salvatore Ferragamo), Carlo Pesenti (Ceo Italcementi), Gianni Punzo (Pres. Cis spa), Giovanni Perissinotto (Amministratore delegato, Generali), Giuseppe Recchi (presidente Eni), Aurelio Regina (Presidente Unindustria, aderiscono inoltre tutte le oltre 4.000 aziende associate), Ettore Riello (Presidente Riello Group), Andrea Riffeser Monti (ad, Poligrafici Carlino – Nazione – Giorno), Guido Salerno Aletta (Economista), Paolo Scaroni (Ceo, Eni), Giorgio Sganga (Segretario cons.naz. Dottori commercialisti), Claudio Siciliotti (Pres. Cons.naz. Dottori commercialisti), Mauro Spreafico (Strategist, Schroeders), Gaetano Stella (Presidente Confprofessioni), Paolo Svetlich (Finanziere), Giovanni Tamburi (Ceo, Tip), Marco Tronchetti Provera (Ceo, Pirelli), Victor Uckmar (Giurista, pres.Certi Univ.Bocconi), Antonio Vigni (Direttore Generale Banca Mps), Mario Zanone Poma (Presidente Fondazione Filarete), Gianni Zonin (Presidente Zonin Spa e Banca Popolare di Vicenza).